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Posidonia oceanica - Modello predittivo

posidonia-baratti.jpgQualunque azione pianificatoria e gestionale non può prescindere dalla conoscenza, per cui è indispensabile che le istituzioni e gli addetti al lavoro abbiano a disposizione adeguate basi conoscitive. Tra le informazioni più importanti sull’ambiente costiero spiccano in particolar modo quelle delle biocenosi marine costiere, fra cui un posto di rilievo è occupato dalle praterie di Posidonia oceanica che risultano fondamentali nell’economia degli ecosistemi marini costieri del Mediterraneo.

 

La Regione Liguria nell’ottica di una corretta gestione del territorio per la salvaguardia della biodiversità si è posta tra gli obiettivi la tutela della Posidonia oceanica attraverso un’appropriata legislazione ed attività mirate. In questo ambito, lo studio che porta all’elaborazione di un modello previsionale sulla variazione del limite superiore della prateria di Posidonia oceanica in funzione dell’idrodinamismo costiero rappresenta un ulteriore strumento gestionale per individuare le aree di fondale sulle quali la prateria di Posidonia oceanica non può sopravvivere per condizioni naturali, potendo così discriminare gli effetti antropici in atto su un determinato tratto di litorale dell’area transfrontaliera.


Lo sviluppo del modello previsionale, realizzato dal Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse (DIP.TE.RIS.) dell’Università di Genova, prevede 4 fasi distinte:

  • individuazione dei siti
  • indagini di campagna
  • elaborazione dei dati
  • elaborazione del modello predittivo.

La prima fase è quella di individuare lungo le coste liguri alcuni siti che presentino parametri ecologici, ambientali, idrodinamici e morfosedimentari idonei alle successive indagini. In particolare i siti prescelti possiedono alcune caratteristiche: avere il limite superiore della prateria privo di alterazioni riconducibili a fenomeni non naturali o facilmente individuabili, avere una spiaggia sottomarina di costruzione sedimentaria, essere rappresentativi di tutti gli stadi morfodinamici del litorale (stadio dissipativo, intermedio e riflettivo), avere condizioni di esposizione alle agitazioni ondose differenti ed essere rappresentativi di differenti condizioni meteomarine.


Le attività di campagna previste nello studio relativo all’influenza dell’idrodinamica litorale sullo sviluppo di Posidonia oceanica ed alla definizione di un modello previsionale del limite superiore della prateria sono state suddivise in due fasi. La prima fase, propedeutica alla successiva, è indirizzata alla definizione della morfologia sottomarina. In base alle risultanze ottenute è avviata la fase successiva, quella mirata alla determinazione sedimentologica dei fondali ed alla caratterizzazione delle biocenosi.
 

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